giovedì 2 dicembre 2010

Money and the city?

Ieri sera ero dal dottore, e mentre attendevo tranquilla il mio turno tenevo l'orecchio teso alle chiacchiere tipiche da sala d'aspetto.
Tra i vari pettegolezzi di paese di chi ha lasciato chi, chi ha fatto o detto cosa a chi, ho carpito qualcosa da una coppia di vecchie signore che confabulavano in disparte.
Non ho idea di come abbiano tirato fuori il discorso perchè stavo ascoltando le peripezie del figlio di tizio che se continua su questa strada finirà male, ma una delle due comari ha detto una frase che ha attirato subito la mia attenzione distogliendola dai pettegolezzi di paese.
Diceva "eravamo più poveri ma più onesti", la sua compagna di ciarle annuiva, continuando "pensa che quando ero piccola la sciura della latteria lasciava aperto anche quando andava a fare le commissioni e nessuno le ha mai rubato niente, anzi se entrava qualcuno a prendere il burro lasciava i soldi sul bancone" e l'altra "adesso bisogna mettere le sbarre alle finestre che par da vess in galera. Ma che vivere è questo?"
E così mi sono chiesta, molto alla carrie bradshow: sarà vero che i soldi, anche se pochi, rendono l'uomo avido e capace di qualsiasi cosa per arricchirsi sempre di più?
Dopo aver fatto una faccia da Di Caprio mi sono detta -vadaviaiciap le fisime esistenziali lasciamole alla Sarah Jessica!
Tra l'altro le due comari sono poi passate a disquisire sulle minigonne giropassera che vanno tanto tra le adolescenti di oggi.
Che bella la vita di paese...